Scrivere questo post senza scadere nella banalità e senza correre il rischio di essere troppo sdolcinata sarà veramente difficile. Un po’ perchè, come dice sempre la mia amica Alice, ho questo #maledettocuoredipanna, un po’ perchè sabato è stata davvero una giornata speciale.
Una di quelle giornate che vivi e gusti fino quasi ad ubriacartene e che vorresti non finissero mai.
Sabato 30 maggio, come vi avevo accennato nel mio post precedente (qui trovate il link), la mia ‘sorellina’ si è sposata ed è stata davvero davvero (davvero!) una giornata speciale.
Ho vissuto le ultime settimane con la testa persa fra i mille pensieri e i problemi quotidiani, ma sempre proiettata verso questo giorno. Ha organizzato, gestito, inventato, creato tutto mia sorella quindi il merito di una così bella giornata è tutto suo: io ho solo fornito un supporto morale e logistico.
Eppure mi sono sentita più agitata e preoccupata di quando ho organizzato il mio di matrimonio! Ma forse all’epoca ero davvero ‘piccolina’ (anni 21) e inconsapevole!
Questa volta invece ho vissuto tutto in maniera diversa e volevo davvero che andasse proprio come mia sorella e suo marito se l’erano immaginato.
Alla fine tutto è andato bene: il tempo è stato bellissimo (nonostante le previsioni iniziali poco confortanti!), gli sposi erano felici e contenti, il posto in cui abbiamo festeggiato era una favola e attorno agli sposi c’era davvero una bolla d’amore e d’affetto tangibile, che ha reso tutto ancora più magico. Abbiamo riso, cantato, ballato, pianto, mangiato (troppo!), bevuto, chiaccherato, fatto foto sciocche…insomma tutto come da tradizione!
E’ stata una giornata bellissima e sono davvero felice per mia sorella, per la sua famiglia meravigliosa e per tutti noi perchè la loro festa è stata anche la nostra!
Servono proprio giornate così a riportarti in equilibrio e in pace col mondo. Per concentrarti solo sulle cose belle, sull’amore, sulla voglia di stare insieme e di costruire ‘insieme’ qualcosa.
Dovremmo sposarci o risposarci tutti ogni tanto!
Fa bene al cuore (forse un po’ meno al portafogli!)
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