C’è quella domenica mattina che ti svegli e proponi con tono allegro alla tua famigliola:
“Andiamo a fare un giro?”
“Dove?????????????????” rispondono loro in coro con tono tra lo spaventato, il preoccupato e l’arrabbiato.
In quel preciso istante ti penti immediatamente di aver fatto quella proposta e ti domandi per quale motivo non sei già uscita da sola.
Ma no, tu sei masochista e rilanci.
“Andiamo al Sealife!” esclami con il tono di chi ha trovato l’idea del secolo che porterà la pace nel mondo.
“Nooooooo” coro all’unisono dei due nani al quale si aggrega il papà. Ma è muro contro muro.
Dopo un dibattito infinito, lite di rito, trattative varie si esce tutti insieme: direzione Sealife, l’acquario di Gardaland.
In auto l’unica allegra sei tu, gli altri sognano di essere già di ritorno per la partita di calcio della squadra del cuore (ma andrebbe bene anche l’ultima in classifica), il Gran Premio di Formula 1, il telefilm preferito, piuttosto che niente i compiti. Alle due vogliono essere a casa.
Ma tu lo sai, tra poco si ricrederanno.
Lo sai che i tuoi figli non sono più bambini, ma sai anche che mettere il naso fuori di casa per vedere il mondo fa bene a tutte le età. E’ solo questione di trovare un compromesso. Una “questione” molto faticosa, ma dai risultati incredibili.
Infatti non ci mettono molto ad appassionarsi al racconto dell’animatrice che accompagna il pasto dei pesci e degli squali. Ascoltano, partecipano al gioco, hanno sempre la mano alzata per rispondere alle domande, stanno in gruppo.
Si sono dimenticati di essere arrabbiati.
Passano oltre un’ora alla vasca aperta ad accarezzare le razze, simpaticissime, burlone e giocherellone. I bambini più piccoli qui non si temano nemmeno, sicuramente loro a 12 e 13 anni sono maggiormente in grado di apprezzare con consapevolezza.
Tra le altre cose mi diverto un mondo anch’io che di anni ne ho giusto qualcuno in più.
In un’atmosfera magica fra pesci di ogni specie, squali, meduse e razze, lontani da I-Phone, I-Pad e I-Pod il tempo passa senza che se ne accorgano.
Approfitti della tregua e proponi una pizza in agriturismo, hanno fame e accettano.
Ci aggiungi quattro salti all’aria aperta
e il gioco è fatto!
I due pre adolescenti si sono divertiti, parola loro!
Missione compiuta!
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