Pochi giorni fa ho compiuto gli anni e questa volta l’occasione è stata un po’ speciale, perchè gli anni in questione erano 40 (Aiuto!).
Ecco qui una serie di riflessioni varie, e anche un po’ confuse, che mi hanno accompagnato in questo periodo…
- I 40 non mi fanno paura, anzi! Li stavo aspettando con attesa e trepidazione direi, non come un traguardo da raggiungere ma come una tappa importante del percorso: sono felice di poter dire finalmente di avere 40 anni e magari sentirmi anche dire che non li dimostro! 😉
- Se i 40 sono davvero i nuovi 30 sinceramente non lo so, però so con certezza che vivo con più leggerezza e spensieratezza in questa fase della mia vita rispetto a quando di anni ne avevo effettivamente 20 e in qualche modo sentivo il peso del mondo intero sulle mie spalle.
- Ancora non ho capito cosa voglio fare da grande. Lo so, questa cosa la dicono in molti ma la trovo particolarmente adatta a me: sarò una ballerina (ne dubito fortemente viste le mie scarse doti di coordinazione!), sarò una scienziata, un’astronauta o una scrittrice? Scherzi a parte, certe strade ovviamente non ho più intenzione e possibilità di intraprenderle, ma credo ancora e fermamente nei miei sogni e nella possibilità di realizzarli, coltivandoli con cura e amore e vedendoli crescere poco a poco.
- Se mi guardo indietro, se mi guardo attorno, sono davvero felice della strada percorsa fino a qui. Forse non sarà quello che avevo immaginato quando ero più piccola, però lungo il percorso ho trovato molto di più e cose enormemente più belle di quelle che mi aspettavo. E’ la bellezza della ‘serendipità’: trovare cose inaspettate e impreviste sul nostro percorso, mentre siamo alla ricerca di qualcosa d’altro.
- Mi guardo allo specchio e mi sento bene (la maggior parte delle volte, diciamo! Non proprio sempre!): ho dovuto aspettare di arrivare a quarantanni per far pace con la mia altezza (troppa!), il mio nasone, la mia goffaggine. E adesso davvero mi voglio più bene, so che sono io, che sono così e che non potrei essere diversa da ciò che sono.
- Se potessi parlare alla me stessa adolescente avrei tante cose da dire: vorrei rassicurarla, esserle amica, dirle che la vita per lei sarà bella e avrà tante sorprese inaspettate. Recentemente ho ritrovato un paio di vecchie All-star di quando ero adolescente: erano le mie preferite e pensavo di averle perse irrimediabilmente in un trasloco. Invece erano solo finite sul fondo di uno scatolone, dimenticato in soffitta. Ritrovarle è stato un vero tuffo nella memoria e per me che sono un’inguaribile romantica e nostalgica è stato davvero meraviglioso. Averle di nuovo tra le mani (e ai piedi!) mi ha fatto sorridere, quasi commuovere, ripensando alla ragazza che ero.
- Voglio continuare ad imparare cose nuove: ho mille passioni e il mondo intero mi affascina. Ecco, voglio continuare a conservare questo spirito e desiderio di avventura, non voglio che mi abbandoni mai! Voglio continuare ad essere curiosa di sapere e scoprire cose che gli altri magari potrebbero trovare inutili, ma che invece per me sono ogni volta fonte di stupore e felicità.
- Sono stata una mammina (relativamente!) giovane e forse un po’ inesperta, ma sono cresciuta insieme ai miei figli ed il percorso che abbiamo fatto (e ancora stiamo facendo) insieme, mano nella mano, mi riempie di felicità (anche se poi ogni tanto con loro sclero!). Ne ho avuto la certezza il giorno del mio compleanno: non solo mi hanno portato la colazione a letto (all’alba delle 6.45 di un tranquillo sabato mattina!), ma hanno disseminato la casa di piccoli biglietti e messaggi con scritto semplicemente ‘Happy B-Day!’. E’ stata una bellissima e dolcissima caccia al tesoro che è durata tutto il giorno, facendomi sentire speciale ed amata. Ho pensato che sono davvero fortunata e che forse sono stata un po’ brava anche io nel trasmettere loro il giusto valore delle cose, l’importanza del sapere che non c’è cosa più bella al mondo del vedere felici le persone che ami. Soprattutto che per farlo non servono grandi gesti, ma piccole attenzioni e cure quotidiane. I love my family.
- Ho pensato anche che sono arrivata fino a qui per scoprire che il mondo (e anche la mia famiglia) possono andare avanti anche senza di me. Che ogni tanto è sano e giusto (a volte proprio necessario!) concedersi qualche fuga, per dedicarmi egoisticamente solo a ciò che piace a me e a nessun altro. Non sono mica una MAMMA in FUGA per niente!!
- Insomma, se proprio i 40 mi impongono una sorta di bilancio, o perlomeno mi spingono a fermarmi un attimo a riflettere su come ‘è andata fino a qui’, devo dire che…no, non è andata assolutamente come avevo sperato, immaginato o sognato da bambina. Ma ho fatto cose, vissuto esperienze e fatto scelte che non avevo assolutamente previsto e che hanno reso la mia vita fino a qui molto più bella di quel che mai avrei potuto sperare/immaginare/sognare!
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