Domenica 8 giugno in quel di Cislago, una piccola cittadina in provincia di Varese, si è tenuto il secondo Festival della Scienza: scienziati doc a disposizione di tutti in una location nostrana (la palestra della scuola primaria) per esperimenti pratici, spiegazioni teoriche, domande, il tutto a misura anche e soprattutto di bambino.
Eventi come questo sono rari e poco pubblicizzati, per questo si cerca di non perdere nemmeno un secondo della manifestazione.
I miei figli (ed io con loro) hanno avuto l’opportunità di passare un’intera giornata ad osservare, a sperimentare, ad ascoltare e, il primogenito (prova tangibile che sta diventando grande) a discutere con gli esperti delle varie specializzazioni.
Il Festival era organizzato in stand, ognuno dei quali dedicato ad una disciplina scientifica ed elencarle tutte in un post sarebbe impossibile, eccone alcune.
PALEONTOLOGIA
La Paleontologia, che studia i resti fossili di organismi vegetali e animali, è sempre molto gradita a grandi e piccini e in quest’occasione ha cercato di rendersi ancor più appetibile attraverso il gioco.
Ho visto ragazzi, che pur avendo terminato la scuola soltanto due giorni prima, si sono cimentati in elaborati questionari sulla fossilizzazione con lo stesso spirito che avrebbero investito in una partita di pallone. Imparare giocando si può e si deve!
ASTRONOMIA
L’ Astronomia, che studia i moti dei corpi celesti e la natura chimico-fisica degli astri e dello spazio interstellare, ci ha regalato grandi emozioni. Oltre allo stand in palestra e’ stata allestita una postazione sul piazzale della Chiesa con tre telescopi ed un cannocchiale e nel pomeriggio, complice una giornata splendida, abbiamo potuto osservare la macchie solari. Uno spettacolo entusiasmante per gli appassionati e non.
Il momento, per me, più emozionante è stato vedere un astronomo rinomato cercare il suo biglietto da visita per darlo a mio figlio, invitandolo a partecipare ad incontri da lui organizzati.
Piccoli networker crescono!
CHIMICA
Allo stand della Chimica, che studia la composizione, la struttura, le proprietà e le trasformazioni delle varie sostanze che costituiscono la materia, si sono susseguiti ininterrottamente esperimenti e magie che hanno incantato i presenti. Ci siamo appassionati talmente tanto da aver comprato una dispensa che li racchiude tutti, presto trasformeremo la nostra casa in un laboratorio, del resto gli esperti ci hanno assicurato che sono a prova di ambito domestico. Provare per credere.
Qui abbiamo conosciuto una simpatica ricercatrice che studia e lavora a Londra, perché in Italia mancano i fondi. Probabilmente si trasferirà e noi avremo una ricercatrice in meno!
Nell’arco della giornata tutti hanno potuto scattarsi un thermo selfie (in cui vengono evidenziate le zone di calore del nostro corpo). Io non ho perso l’occasione di farne uno con mio figlio, bellissima l’idea di di sfruttare la moda del selfie per attirare le persone verso qualcosa di meno alla moda.
Ci sarebbero ancora miliardi di cose da scrivere, ma un post non è certo la sede adatta. Quello che conta è che, scienziati o no, i miei figli imparino l’arte della curiosità. Desidero per loro un futuro in cui abbiamo la possibilità di scegliere su basi concrete, per questo appena posso li porto ad eventi, manifestazioni, fiere e chi più ne ha più ne metta in modo tale che possano vedere le più svariate realtà e le varie applicazioni possibili di quanto appreso sui banchi di scuola. Il tutto in versione ludica.
Il Festival della Scienza e’ stato realmente interessante e l’Associazione che l’ha reso possibilie ha, da domenica, due soci junior in più.
E se anche i miei “nani” un domani dovessero andare all’estero per realizzare i loro sogni? Niente panico, non sono mica una Mamma in fuga per niente!
Interessante il dossier di Focus che nell'ultimo numero fa il punto su una futura missione su Marte: sapevate che Marte ha un terzo della gravità terrestre, che la temperatura media è di circa –60 °C e che le radiazioni assorbite durante il viaggio corrispondono a una Tac ogni 6 giorni?