Sabato 6 giugno è finita la scuola.

Un nano è ufficialmente in ferie, l’altro in attesa di sostenere gli esami, ma molto molto sereno

(Quello in attesa di sostenere gli esami)

(Quello ufficialmente in ferie)

Dopo un periodo di inserimento vissuto quasi in solitudine ci ritroviamo risucchiati in un movimentato vortice di inviti, eventi, feste, cose da fare, amici da vedere, persone da incontrare.
Siamo già abbronzatissimi e perennemente vestiti da campeggiatori.
Insomma…stiamo scoprendo il lato bello della sfiga di questo trasferimento obbligato. Prendiamo il meglio dal peggio. Sarà la novità, ma siamo curiosissimi di scoprire tutto ciò che ci circonda.

Il primo anno di scuola qui è andato molto bene. Con tutti i problemi che la scuola pubblica si porta appresso, abbiamo trovato una struttura veramente ben gestita, che non nasconde la testa sotto la sabbia, riconosce le difficoltà e cerca di intervenire e offrire ai ragazzi interesse vero e opportunità da cogliere al volo. Chi ha voglia di fare può fare molto.

Uno dei miei nani si è guadagnato il pagellino d’oro, riconoscimento per gli studenti meritevoli, l’altro ci è andato vicino, ma la sua natura di “genio e sregolatezza” lo allontana dall’aggettivo “meritevole” così come lo intende il senso comune.

Io sono orgogliosissima di entrambi. Solo un anno fa approdavano con lo sguardo smarrito in un ambiente tutto nuovo e con curiosità, coraggio e sacrifici sono riusciti a ritagliarsi il loro spazio. A 12 e 13 anni non era scontato che riuscissero a farlo.

(Penso a Darwin e sorrido)

Sul loro sapersi adattare al cambiamento non si discute!

Si meritano veramente un lungo periodo di pausa, relax e divertimento.

E allora…che estate sia!