Categoria: FUGHE (Pagina 7 di 16)

Racconti del mio viaggio in Bulgaria. (Ovvero, i Balcani che non ti aspetti) – Parte Prima

Se ci seguite anche su Instagram o Facebook, avrete notato che nelle scorse settimane ho postato molte foto da Varna, una località sul Mar Nero. Non era la mia prima volta in Bulgaria, eppure anche questa volta non ha mancato di stupirmi e di sorprendermi. E’ una terra ricca di tradizioni e usanze, miti e leggende. Sospesa ancora tra passato e futuro. Dove ti può tranquillamente capitare di incontrare a distanza di pochi chilometri, sulla stessa strada, un carretto di legno trainato dagli asinelli e macchine super lussuose e scintillanti. E’ una terra di forti contrasti, che non sempre al primo sguardo ti conquista: a volte sembra un po’ ‘arruffata’ e disordinata, una sorta di work in progress continuo, ma basta avere la voglia di scoprire qualcosa di più e andare oltre alla prima impressione per innamorarsene. E’ una terra che ha davvero tantissimo da offrire, in termini di cultura, natura, cibo e divertimento. Molto spesso viene ingiustamente sottovalutata e di sicuro non è tra le mete classiche per una vacanza. Tantissima gente non sa nemmeno esattamente dove si trovi e la confonde spesso con la Romania (con cui confina a nord, separata dal Danubio) o con qualche paese della ex-confederazione Russa. 😀

Proprio per questo motivo ho deciso di raccontarvi un po’ della mia esperienza in Bulgaria, senza la pretesa di farvi cambiare idea, ma con quella magari di incuriosirvi almeno un po’ e di offrirvi qualche spunto nel caso decideste di visitarla prima o poi!

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E’ stata una vacanza al femminile, io e le mie due ‘piccole donne’: Alice e Giorgia, rispettivamente 17 e 15 anni. Abbiamo lasciato a casa papà e figlio minore (per vari motivi di logistica ed incastri lavorativo/famigliari).

Eccoci al momento della partenza in aereoporto…lo vedete vero come sono dispiaciuti di restarsene a casa soli soletti?

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COME ARRIVARE: Ormai parecchie compagnie low cost coprono la tratta Italia/Bulgaria. Arrivare qui, soprattutto nei mesi della stagione estiva, costa davvero poco e prenotando con un po’ di anticipo potete facilmente riuscire a trovare delle offerte super vantaggiose. Basta provare a fare qualche ricerca sui diversi portali che confrontano i prezzi per trovare l’occasione più adatta al periodo della vostra vacanza e alla destinazione scelta.

Come dicevo, io sono stata a Varna, terza città per ordine di grandezza della Bulgaria (dopo Sofia e Plovdiv), affacciata sul Mar Nero e conosciuta fin dal secolo scorso per le sue famose spiagge lunghissime di sabbia dorata. Da sempre chiamata la ‘Perla del Mar Nero’, proprio perchè vanta questi tratti lunghissimi di spiagge ininterotte di sabbia finissima.

E’ una città molto bella, in cui vecchio e nuovo si incontrano e si mischiano: basta attraversare a piedi il grande centro pedonale per accorgersene, per vedere antichi palazzi accanto ad edifici ultra moderni, in una successione senza continuità apparente ma che è proprio parte del suo essere in costante crescita e cambiamento.

Per cominciare questo mio piccolo ‘diario di bordo’, ho deciso di parlarvi della cosa per cui Varna è più famosa e conosciuta, e cioè delle sue SPIAGGE e dei suoi centri balneari incredibili.

SPIAGGE: Eccovi un piccolo elenco delle località più importanti e conosciute:

  • SABBIE D’ORO: Si trovano appena fuori dalla città, a circa una decina di km di distanza dal centro. E’ una zona piena di alberghi e strutture varie, molto frequentata d’estate anche per la presenza di tantissimi locali e per la sua vita notturna. Ci si trova un po’ di tutto, diciamo che è come un’enorme parco giochi  affacciato sul mare (c’è pure la ruota panoramica e una riproduzione – in scala – della Torre Eiffeli!).
  • SAN COSTANTINO e ELENA: E’ la località turistica più antica di tutta la Bulgaria, e anche lei ospita alberghi incredibili. Però è più tranquilla e piccola rispetto a Sabbie D’oro, anche se nemmeno qui mancano negozietti tipici di souvenir e prodotti tipici e ristoranti. (Infatti sono state sempre la mia meta preferita! 😉 ).
  • SPIAGGIA di VARNA: E’ la spiaggia ‘cittadina’, perchè ci si arriva direttamente a piedi proseguendo dal centro pedonale di Varna e attraversando il ‘central park’ della città, il grande e verdissimo parco di Morska Gradina. Qui c’è una lunga passeggiata lungomare costellata di spiagge attrezzate ma soprattutto di locali e ristoranti che la sera si animano.

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Lungo le spiagge potete trovare anche tanti bagni marini di origine sulfurea aperti a tutti e spesso vi capiterà di vederli pieni di gente anche di sera/notte! Io non ho sperimentato, ma non deve essere male starsene a mollo nell’acqua calda mentre fuori la temperatura si fa sempre più freddina, in riva al  mare, guardando le stelle. Cosa da non sottovalutare però: molto spesso in queste vasche ci si va tutti nudi e devo ammettere che all’inzio la cosa mi ha abbastanza sorpreso (queste vasche sono all’aperto, sulla spiaggia)!  Esistono però anche molti centri per le cure termali ‘ufficiali’ e in centro città si possono anche visitare i resti delle bellissime e antiche terme romane, per tutti gli amanti di storia ed archeologia e non solo.

Devo dire che il mare di Varna mi ha piacevolmente sorpreso: l’acqua è pulita e cristallina, in alcuni tratti più sabbiosa, ma se quello che cercate è un mare più limpido e delle coste più selvagge, senza spiagge attrezzate, non serve fare molta strada perchè basta allontarsi di pochi chilometri dalla città per trovare una natura incredibile ed incontaminata (in tanti punti si avvistano spesso i delfini!).

Oggi concludo questo mio primo post sulla Bulgaria, perchè altrimenti rischio di annoiarvi troppo e di dilungarmi inutilmente. Ma ho talmente tante cose che mi sembrano interessanti da raccontare che ho pensato che farò altri post in cui vi parlerò in modo specifico delle tradizioni bulgare e del cibo e di tutte le cose da vedere a Varna e dintorni!

nuova firma robi

 

 

 

Rara bellezza e forte personalità

A causa di un’insolita congiuntura astrale io e il mio quindicenne primogenito, qualche venerdì fa, ci siamo ritrovati soli per il fine settimana. Che si fa? Ovvio, una fuga!

E così, occhi socchiusi e musica di sottofondo, siamo partiti all’alba con le perplessità di chi sa di far parte di una strana coppia, ma con tutta l’intenzione di far funzionare le cose.

Tante canzoni, qualche chiacchiera e molti chilometri dopo ci ritroviamo nel cuore dell’Appennino Tosco Emiliano circondati da uno scenario completamente diverso rispetto a quello in cui viviamo ogni giorno. D’istinto abbassiamo la musica, tiriamo giù i finestrini e rallentiamo il passo. Ci è subito chiaro che ci troviamo in un luogo di RARA BELLEZZA e dalla FORTE PERSONALITA’.

Non a caso l’ Appennino Tosco Emiliano è entrato, un anno fa, nella Rete delle Riserve Mab Unesco (dove Mab sta per Man and Biosphere), un programma avviato negli anni ’70 per migliorare il rapporto fra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca.

La biodiversità è la ricchezza delle vita e questi luoghi sono un esempio di come si possa costantemente rinnovare e migliorare il rapporto fra uomo e natura.

Lago di Calamone a Ramiseto (RE)

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Qui i cellulari non prendono e il dubbio mi assale…si annoierà?

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Sosta al Rifugio Venusta

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Adolescente in equilibrio al Parco Avventura Cerwood a Busalla (RE) Fraz. Cervarezza Terme

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Mamma in fuga

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Atelier di Onda in Onda a Ligonchio (RE)

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L’ Atelier di Onda in Onda è un luogo che consente di esplorare sia i fenomeni fisici, sia le qualità materiche ed espressive dell’acqua e dell’energia. Si trova a Ligonchio, in provincia di Reggio Emilia, all’interno della Centrale Idroelettrica Enel.

Alla Grotta del Benessere del Camping Le Fonti a Busalla (RE) Fraz. Cervarezza Terme

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Messaggio dei Briganti di Cerreto (da stampare e appendere in salotto)

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“I Briganti di Cerreto” è una cooperativa di Cerreto Alpi e da alcuni anni è diventata un modello di turismo di comunità, tanto che l’Unione Europea  l’ha inserita nelle venti buone pratiche del settore turistico che si sono distinte per innovazione, competitività e partecipazione comunitaria.

In questi luoghi si respira forte il senso di comunità: azione e responsabilità condivisa sono caratteristiche peculiari. Una dimensione che ho molto invidiato e che avrei avuto voglia di esportare e diffondere immediatamente.

Paesaggi, panorami, cultura, storia, ottimo cibo, avventura, relax, benessere: qui il turismo è a 360° per tutta la famiglia.

Siamo ripartiti con una bella dose di malinconia, ma il bilancio di questo fine settimana Mamma-Figlio Adolescente è sicuramente positivo.

A presto.

Fuga nella Scienza

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