Categoria: FUGHE (Pagina 15 di 16)

Mamme in fuga in barca a vela

Sono appena tornata da un’avventura in barca a vela con la mia famiglia e dovrei, come da copione, scrivere un post con il resoconto della vacanza del tipo siamo andati là, abbiamo visto x ed y, siamo stati lì e siamo rientrati qua.
Non ne ho voglia!
Ho invece voglia di scrivere che una fuga così ci voleva proprio e che perdermi in mezzo al mare mi ha aiutato a ritrovare parti di me sopite e a riflettere sull’ultimo periodo.

 

 

Ho voglia di raccontare che nel corso del primo giorno di navigazione (verso una meta precisa da noi decisa prima di partire) mi sono trovata in mezzo ad una burrasca in balia di un vento a 39 nodi ed ho avuto paura per me, ma soprattutto per i miei cari a bordo…specchio della vita degli ultimi due anni.
Piano piano con lucidità e voglia di non mollare siamo riusciti ad approdare al primo porto utile, lucidità a tratti venuta meno con momenti di panico e accese discussioni, ma ci sta, siamo esseri umani.
Non era il porto verso cui eravamo diretti, ma ci ha accolto e protetto per due giorni in attesa che il vento smettesse di soffiare forte. L’attesa non ci ha trovati impreparati e abbiamo svolto altre attivià.

 

 

Non appena le condizioni meteo sono tornate a favore abbiamo ripreso il largo cambiando i nostri piani iniziali, ma tenendo bene a mente i nostri sogni.
Nella vita abbiamo tutti tracciato rotte che per vari motivi non possiamo più seguire ed è la capacità di ridisegnarle che ci aiuterà, ma è fondamentale conoscere bene se stessi ed i propri mezzi e sapere a cosa si può rinunciare e cosa è per noi vitale per non perdersi.
Io posso rinunicare a molte cose e so viaggiare con un bagaglio leggero, con i capelli spettinati, i vestiti spartani e le mie rughe, ma mai potrei rinunciare ai respiri normali che il mare regala ai miei figli asmatici e all’Amore delle persone che amo.

 

Lentamente il tempo e’ migliorato e tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Ho portato a casa lividi e sbucciature fatte salendo sulla barca, in ogni modo, quando c’era vento, tirando cime e arrampicandomi su scogli per vedere l’alba e il tramonto ogni giorno.

 

 

 

Abbiamo fatto nuove amicizie

 

 

 

 Abbiamo goduto di colori (anche di profumi e suoni) indimenticabili

 

 

 

 

La vita in barca è una vita semplice in cui è fondamentale andar d’accordo con i compagni di viaggio e avere tutti un ruolo preciso ed un lavoro da svolgere. Contano i valori, le piccole cose, la capacità di gestire ogni momento bello ed ogni imprevisto con la stessa serenità.  Amo vivere all’aperto a piedi nudi e sono triste dal momento in cui ho dovuto rimettere le scarpe. Adoro seguire i miei ritmi e non quelli imposti, svegliarmi quando ho voglia che siano le cinque o le otto, mangiare quando ho fame, camminare sotto la pioggia e addormentarmi al sole.
Ho voglia di scrivere che non importa dove, ma con chi e come. Quindi che queste foto siano state scattate in un luogo piuttosto che in un altro non ha importanza. Nell’avventura della vita conta salire a bordo con le persone giuste e saper navigare sia con il vento a favore che con il vento contro, sia in caso di burrasca che in totale assenza di vento. Bisogna essere aperti a nuove sfide, ma rimanere ancorati ai propri valori.
E Voi…cosa aspettate a cazzare la randa?

 

 

 

Fuga nella Scienza

 

Domenica 8 giugno in quel di Cislago, una piccola cittadina in provincia di Varese, si è tenuto il secondo Festival della Scienza: scienziati doc a disposizione di tutti in una location nostrana (la palestra della scuola primaria) per esperimenti pratici, spiegazioni teoriche, domande, il tutto a misura anche e soprattutto di bambino.

 

Eventi come questo sono rari e poco pubblicizzati, per questo si cerca di non perdere nemmeno un secondo della manifestazione.

 

I miei figli (ed io con loro) hanno avuto l’opportunità di passare un’intera giornata ad osservare, a sperimentare, ad ascoltare e, il primogenito (prova tangibile che sta diventando grande) a discutere con gli esperti delle varie specializzazioni.

Il Festival era organizzato in stand, ognuno dei quali dedicato ad una disciplina scientifica ed elencarle tutte in un post sarebbe impossibile, eccone alcune.

 PALEONTOLOGIA

La Paleontologia, che studia i resti fossili di organismi vegetali e animali,  è sempre molto gradita a grandi e piccini e in quest’occasione ha cercato di rendersi ancor più appetibile attraverso il gioco.

Ho visto ragazzi, che pur avendo terminato la scuola soltanto due giorni prima, si sono cimentati in elaborati questionari sulla fossilizzazione con lo stesso spirito che avrebbero investito in una partita di pallone. Imparare giocando si può e si deve!

 

ASTRONOMIA
L’ Astronomia, che studia i moti dei corpi celesti e la natura chimico-fisica degli astri e dello spazio interstellare, ci ha regalato grandi emozioni. Oltre allo stand in palestra e’ stata allestita una postazione sul piazzale della Chiesa con tre telescopi ed un cannocchiale e nel pomeriggio, complice una giornata splendida, abbiamo potuto osservare la macchie solari. Uno spettacolo entusiasmante per gli appassionati e non.

 

Il momento, per me, più emozionante è stato vedere un astronomo rinomato cercare il suo biglietto da visita per darlo a mio figlio, invitandolo a partecipare ad incontri da lui organizzati.
Piccoli networker crescono!

 

CHIMICA
Allo stand della Chimica, che studia la composizione, la struttura, le proprietà e le trasformazioni delle varie sostanze che costituiscono la materia, si sono susseguiti ininterrottamente esperimenti e magie che hanno incantato i presenti. Ci siamo appassionati talmente tanto da aver comprato una dispensa che li racchiude tutti, presto trasformeremo la nostra casa in un laboratorio, del resto gli esperti ci hanno assicurato che sono a prova di ambito domestico. Provare per credere.
Qui abbiamo conosciuto una simpatica ricercatrice che studia e lavora a Londra, perché in Italia mancano i fondi. Probabilmente si trasferirà e noi avremo una ricercatrice in meno!

Nell’arco della giornata tutti hanno potuto scattarsi un thermo selfie (in cui vengono evidenziate le zone di calore del nostro corpo). Io non ho perso l’occasione di farne uno con mio figlio, bellissima l’idea di di sfruttare la moda del selfie per attirare le persone verso qualcosa di meno alla moda.
Ci sarebbero ancora miliardi di cose da scrivere, ma un post non è certo la sede adatta. Quello che conta è che, scienziati o no, i miei figli imparino l’arte della curiosità. Desidero per loro un futuro in cui abbiamo la possibilità di scegliere su basi concrete, per questo appena posso li porto ad eventi, manifestazioni, fiere e chi più ne ha più ne metta in modo tale che possano vedere le più svariate realtà e le varie applicazioni possibili di quanto appreso sui banchi di scuola. Il tutto in versione ludica.
Il Festival della Scienza e’ stato realmente interessante e l’Associazione che l’ha reso possibilie ha, da domenica, due soci junior in più.
E se anche i miei “nani” un domani dovessero andare all’estero per realizzare i loro sogni? Niente panico, non sono mica una Mamma in fuga per niente!

« Articoli meno recenti Articoli più recenti »

© 2025

Tema di Anders NorenSu ↑

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi