Estorcere un sì ai propri figli adolescenti per una gita in famiglia è un’impresa titanica, ma non impossibile. Il mio segreto è proporre uscite brevi ed insolite (perlomeno prima di arrivare a ricatti e minacce). Non sempre ottengo il loro consenso, ma se non altro ottengo la loro attenzione (chi si accontenta gode).
Qualche domenica fa abbiamo fatto una BREVE ed INSOLITA “fuga a Venezia”.
Abbiamo trascorso la mattinata in una delle più belle città del mondo correndo, camminando, chiacchierando, fotografando, bevendo e mangiando ai ristori grazie alla Su e Zo per i ponti, passeggiata di solidarietà aperta a tutti.
Eccoli incantati e letteralmente con il naso rivolto all’insù sotto al Ponte di Rialto…LORO che proprio in questa città hanno metà delle loro radici.
Riuscire a correre durante la Su e Zo non è sempre facile, in prossimità dei ponti bisogna mettersi pazientemente in fila e camminare sacrificandosi a guardare il panorama circostante.
Una grande emozione arrivare al traguardo proprio nel cuore della città in Piazza San Marco e mischiarsi poi fra i turisti.
Venezia viene chiamata la “Città degli innamorati” e noi ne abbiamo le prove!
Non si torna a casa senza aver bevuto uno Spritz (per loro non alcolico) e aver mangiato un paio di tramezzini al baccalà, che sia in un elegante locale in Piazza San Marco o su una spartana gradinata.
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