Autore: menbarb (Pagina 2 di 3)

Il Vittoriale degli Italiani

Il Vittoriale degli Italiani è un complesso di edifici all’interno del quale vi sono vie, piazze, un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua e si trova a Gardone Riviera, sulla sponda bresciana del Lago di Garda.

Questa meraviglia fu creata fra il 1921 e il 1938 a memoria della vita di Gabriele D’Annunzio e delle imprese degli italiani durante la prima guerra mondiale.

Visitare il Vittoriale significa entrare in contatto con il D’Annunzio poeta, scrittore, soldato e uomo. Una giornata trascorsa in questo luogo permette di dar forma a quanto di lui studiato sui libri, di immergersi nella cultura dell’epoca e, per quanto possibile, tentare di capire la sua personalità.

Gabriele D’Annunzio fu un uomo carismatico, eccentrico ed inimitabile che in molti tentarono di emulare in un periodo storico di forte crisi identitaria dando vita al fenomeno del “dannunzianesimo”. Vennero copiate le sue idee, ma anche il suo modo di parlare e di vestire.

Personaggio criticato e controverso, soprattutto per le sue vicende politiche,  ha però sicuramente segnato un’epoca. Poeta e scrittore, fu uno degli esponenti più emblematici del Decadentismo Italiano e una celebre figura della prima guerra mondiale.

All’ingresso del Vittoriale i visitatori vengono accolti da una coppia di archi al cui centro è collocata una fontana che reca in lettere bronzee un passo del Libro Segreto, ultima opera scritta da Gabriele D’Annunzio.

Vi consigliamo di dedicare alla visita il giusto tempo e di scegliere l’opzione che prevede di entrare in quella che fu la sua ultima dimora. Costa un pochino di più, si entra solo accompagnati da una guida e non è possibile scattare fotografie, ma ne vale veramente la pena.

Fra i cimeli più suggestivi del Vittoriale vi è la nave militare Puglia che la Marina Militare, dopo averla disarmata e radiata, donò a D’Annunzio, il quale fece inserire la prua e gran parte delle sovrastrutture nel grande parco con la punta simbolicamente rivolta verso l’Adriatico. Proprio in questo mare infatti la nave svolse il suo servizio nel corso della prima guerra mondiale. All’interno della nave è stato allestito  successivamente il Museo di Bordo.

In uno degli edifici si può ammirare un esemplare di Motoscafo armato silurante da cui deriva l’acronimo MAS. Proprio da questo acronimo nasce una delle più famose massime dannunziane: Memento Audere Semper, locuzione in lingua latina da lui coniata che tradotta significa ricorda di osare sempre. La frase ebbe una grande diffusione fra i militanti di estrema destra negli anni settanta.

Da visitare assolutamente è Il Museo D’Annunzio Segreto che rappresenta un incontro ravvicinato  ed intimo con il mondo quotidiano di Gabriele D’Annunzio: vestiti, scarpe, biancheria, collari dei cani, oggetti di uso quotidiano, gioielli, lettere d’Amore sono raccolti in questo spazio.

Sulla sommità del Vittoriale si trova il Mausoleo, monumento funebre che domina il Lago di Garda. Qui è sepolto Gabriele D’Annunzio.

Se passate da Gardone Riviera Vi consigliamo anche di visitare il  Giardino Botanico Heller.

Soffro della sindrome del Niagara

 

 

Aprendo l’ennesimo cartone post trasloco trovo fra i libri della mia giovinezza un manuale di psicologia del cambiamento di Anthony Robbins, un libro letto in un periodo in cui ho tentato con tutta me stessa di mettere le basi per diventare una donna forte ed indipendente.

Inizio a sfogliare le pagine ingiallite e resto abbagliata da tutte le parole evidenziate in verde che potrebbero raccontarmi di una me di circa venticinque anni fa: l’emozione è forte. So che fra quelle righe ritroverò la ragazza che ero che renderà palese la discordanza con la donna che sono diventata. E sento che il gap potrebbe anche non piacermi. Ma io amo il rischio.

Apro una pagina a caso: pagina 37.

“Molti infatti vivono quella che io chiamo ‘la sindrome del Niagara'” scriveva Anthony “Secondo me la vita è come un fiume e la maggior parte degli uomini si lancia in questo fiume senza sapere esattamente dove vuole andare a finire. Così, in breve tempo, si lascia prendere dalla corrente: dagli eventi correnti, dalle paure correnti, dalle sfide correnti. E quando arriva a una biforcazione del fiume, non riesce a decidere consapevolmente da che parte andare, o qual è la direzione giusta. Si limita ad ‘andare con la corrente’. Entra a far parte della massa di persone che si lasciano guidare dall’ambiente invece che dai loro valori. Di conseguenza, sente di aver perso il controllo. E resta in questo stato di incoscienza fino al giorno in cui il fragore dell’acqua la sveglia e si rende conto di stare a un paio di metri dalle cascate del Niagara, in una barca senza remi. A quel punto, esclama ‘Accidenti!’. Ma ormai è troppo tardi . Finirà per precipitare. A volte il crollo è emozionale. A volte fisico. A volte finanziario. ”

Ironia della sorte, questo libro compare in un periodo della vita in cui sono totalmente in balia della corrente dopo aver subito un crollo emozionale, un crollo fisico e sfiorato un crollo finanziario. Sento che è un segno, un messaggio che tanti anni fa ho voluto mandare alla futura me. Improvvisamente la ragazza che ero e la donna che sono diventata smettono di odiarsi e fanno la pace, fino a ritornare ad essere la stessa persona. Una persona che mi regala finalmente comprensione e che mi permette di vedere con lucidità che la causa di questa deriva non sono io, ma tutte quelle circostanze negative che si sono verificate in sequenza rapida una dopo l’altra travolgendomi (e ho anche due figli adolescenti!).

Sento che è tardi per iniziare a remare serenamente come se nulla fosse, ma ora so che posso salvarmi: devo solo trovare il modo.

 

 

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