Questa mattina, fra i ricordi, Facebook mi ha riproposto questa foto scattata esattamente due anni fa. E puntuale è scattato anche il bilancio.
Ricordo che quel giorno eravamo venuti a farci consegnare le chiavi dell’appartamento che avremmo abitato per tutta l’estate con lo scopo di guardarci intorno e prendere confidenza con la zona, per poi decidere se trasferirci o meno in seguito ad un cambio di lavoro di mio marito che da parecchio tempo percorreva una media di 300 km al giorno.
Ricordo che da un paio di giorni era uscito dall’ospedale nel quale era ricoverato da una settimana in seguito a due sincopi causate molto probabilmente da stress.
Al momento di quello scatto loro guardavano l’orizzonte con uno sguardo fiducioso e curioso. Erano poco più che bambini, ma non avevano paura. Abbiamo scelto insieme e velocemente e da lì ad un mese abbiamo chiesto il nulla osta alla loro scuola per passare a quella nuova. Ricordo la sorpresa di mio marito nel ricevere come regalo di compleanno un nulla osta. Un nulla osta alla nostra nuova vita e alla sua serenità.
Mai nessuno avrà più stima di quella che io nutro per loro tre, i miei figli e il loro papà.
Da allora sono passati due anni. Tre case in affitto. La vendita della nostra casa. Quattro traslochi. Due scuole. E tanta vita in mezzo, nel bene e nel male.
Non è stato facile ne’ per me ne’ per loro. Anzi.
Non lo è tutt’ora. Anzi.
Ma è nella difficoltà che conosci veramente le persone ed Io ho avuto l’onore di conoscere davvero i miei figli.
L’ultimo anno scolastico è stato forse il vostro peggiore in assoluto, il più difficile (per diversi motivi), ma il più formativo a livello umano. E non è poco. Anzi.
Al di là di ogni (ragionevole) numero con cui verrete giudicati alla fine di questo anno scolastico…voi avete vinto tutto.
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