Mese: Giugno 2014

Fuga nella Scienza

 

Domenica 8 giugno in quel di Cislago, una piccola cittadina in provincia di Varese, si è tenuto il secondo Festival della Scienza: scienziati doc a disposizione di tutti in una location nostrana (la palestra della scuola primaria) per esperimenti pratici, spiegazioni teoriche, domande, il tutto a misura anche e soprattutto di bambino.

 

Eventi come questo sono rari e poco pubblicizzati, per questo si cerca di non perdere nemmeno un secondo della manifestazione.

 

I miei figli (ed io con loro) hanno avuto l’opportunità di passare un’intera giornata ad osservare, a sperimentare, ad ascoltare e, il primogenito (prova tangibile che sta diventando grande) a discutere con gli esperti delle varie specializzazioni.

Il Festival era organizzato in stand, ognuno dei quali dedicato ad una disciplina scientifica ed elencarle tutte in un post sarebbe impossibile, eccone alcune.

 PALEONTOLOGIA

La Paleontologia, che studia i resti fossili di organismi vegetali e animali,  è sempre molto gradita a grandi e piccini e in quest’occasione ha cercato di rendersi ancor più appetibile attraverso il gioco.

Ho visto ragazzi, che pur avendo terminato la scuola soltanto due giorni prima, si sono cimentati in elaborati questionari sulla fossilizzazione con lo stesso spirito che avrebbero investito in una partita di pallone. Imparare giocando si può e si deve!

 

ASTRONOMIA
L’ Astronomia, che studia i moti dei corpi celesti e la natura chimico-fisica degli astri e dello spazio interstellare, ci ha regalato grandi emozioni. Oltre allo stand in palestra e’ stata allestita una postazione sul piazzale della Chiesa con tre telescopi ed un cannocchiale e nel pomeriggio, complice una giornata splendida, abbiamo potuto osservare la macchie solari. Uno spettacolo entusiasmante per gli appassionati e non.

 

Il momento, per me, più emozionante è stato vedere un astronomo rinomato cercare il suo biglietto da visita per darlo a mio figlio, invitandolo a partecipare ad incontri da lui organizzati.
Piccoli networker crescono!

 

CHIMICA
Allo stand della Chimica, che studia la composizione, la struttura, le proprietà e le trasformazioni delle varie sostanze che costituiscono la materia, si sono susseguiti ininterrottamente esperimenti e magie che hanno incantato i presenti. Ci siamo appassionati talmente tanto da aver comprato una dispensa che li racchiude tutti, presto trasformeremo la nostra casa in un laboratorio, del resto gli esperti ci hanno assicurato che sono a prova di ambito domestico. Provare per credere.
Qui abbiamo conosciuto una simpatica ricercatrice che studia e lavora a Londra, perché in Italia mancano i fondi. Probabilmente si trasferirà e noi avremo una ricercatrice in meno!

Nell’arco della giornata tutti hanno potuto scattarsi un thermo selfie (in cui vengono evidenziate le zone di calore del nostro corpo). Io non ho perso l’occasione di farne uno con mio figlio, bellissima l’idea di di sfruttare la moda del selfie per attirare le persone verso qualcosa di meno alla moda.
Ci sarebbero ancora miliardi di cose da scrivere, ma un post non è certo la sede adatta. Quello che conta è che, scienziati o no, i miei figli imparino l’arte della curiosità. Desidero per loro un futuro in cui abbiamo la possibilità di scegliere su basi concrete, per questo appena posso li porto ad eventi, manifestazioni, fiere e chi più ne ha più ne metta in modo tale che possano vedere le più svariate realtà e le varie applicazioni possibili di quanto appreso sui banchi di scuola. Il tutto in versione ludica.
Il Festival della Scienza e’ stato realmente interessante e l’Associazione che l’ha reso possibilie ha, da domenica, due soci junior in più.
E se anche i miei “nani” un domani dovessero andare all’estero per realizzare i loro sogni? Niente panico, non sono mica una Mamma in fuga per niente!

We own the night – milano 30 maggio 2014

Ciao, sono Roberta, ho quasi 40 anni e non sono mai riuscita a correre per più di 5 minuti di fila in vita mia.

Ricomincio.

Ciao, sono Roberta, ho quasi 40 anni e qualche giorno fa ho corso la prima 10 Km della mia vita.

Cosa è successo fra la Roberta della prima frase e quella della seconda?
Sinceramente tanto bene non lo so.
So solo che entrambe le frasi sono vere e mi rappresentano e quel che è successo nel mezzo lo devo all’amicizia e all’affetto di tante persone (e poi dicono che la corsa è uno sport per solitari!).

Andiamo con ordine però.
Il mio percorso di timido ‘approccio’ alla corsa è iniziato circa un anno fa, ma è stata davvero dura ingranare realmente e sentire questa famosa adrenalina di cui tutti i runner parlano.
Piano piano però (mooolto piano!), qualcosa in me ha cominciato a cambiare.
Prima di tutto correre insieme ad un’amica (Anna sto parlando di te!) mi ha dato la voglia e la costanza di mettermi in movimento. Poi, l’iscrizione al gruppo Facebook delle Runningformommies mi ha fatto capire (leggendo le loro storie quotidiane di successi e di sconfitte), che non importa davvero quanto lontano devi arrivare, l’importante è cominciare a correre.

E così effettivamente è stato per me.
Soprattutto devo ringraziare la mia compagna di fuga Barbara, che mi ha convinto a mettermi alla prova iscrivendomi alla We own the night, nonostante le mie reticenze e resistenze iniziali.

La WOTN è una corsa di 10 km (è più una festa in realtà!), pensata per le donne. Si corre di sera, in diverse città del mondo praticamente in contemporanea. All’iscrizione ti consegnano un pacco gara bellissimo contenente una maglia Nike strepitosa (che vale già da sola l’iscrizione!).
La sera della corsa è meraviglioso vedere questo ‘fiume’ di donne tutte così diverse (per età, forma fisica, provenienza ecc.),  indossare tutte la stessa maglia e diventare in qualche modo tutte uguali, unite da uno stesso spirito.
La mia corsa non è partita sotto i migliori auspici: un forte dolore alla schiena mi infastidiva da giorni e, soprattutto, la rinuncia alla gara della mia amica e complice Barbara mi aveva fatto pensare fino all’ultimo momento di non partecipare.
Poi, spronata tantissimo da mio marito (che mi diceva di non perdere una così bella occasione!) e stimolata dalla voglia di ‘esserci’ e di mettermi alla prova, alla fine mi sono convinta a partecipare.
Poco importava il mal di schiena, poco importava che fino a quel momento il massimo di distanza che avessi corso fosse di soli 5/6 km.
Contattate alcune delle ragazze del gruppo Runningformommies che partecipavano alla corsa (Deborah e Jessica: grazie mille!), ci siamo organizzate al volo e insieme siamo partite per quest’avventura.
Io ero talmente agitata che ho pure scordato il cellulare in macchina! Una vera delusione! Ci tenevo a fare delle foto della mia corsa: l’idea era di condividerle in tempo reale con Barbara che tifava per me da casa. Per fortuna qualche scatto ricordo sono riuscita comunque a recuperarlo.

Runningformommies a rapporto!

Il percorso è stato bellissimo: in una Milano magica, quasi incantata (ma quanto la amo questa città?!), ho corso insieme a circa 7500 altre donne ed è stato meraviglioso.
Mentre correvo mi sentivo come trasportata e mossa da un’energia e una forza più grande.
Non so come, ma sono riuscita a mantenere più o meno il passo per tutta la corsa (nonostante la fitta alla schiena e ad un’antidolorifico preso al volo mentre correvo).
Devo ringraziare la mia compagna di corsa Giorgia che, nonostante fosse febbricitante e dolorante anche lei, mi ha stimolato, sostenuto, aiutato e fatto ridere quando ne avevo davvero bisogno.
La bustina di antidolorifico divisa in due ci ha reso compagne per la vita.
E’ grazie a lei (Giorgia, non la bustina di antidolorifico!) se ho corso la mia prima 10 Km.
E non posso, e non son capace, di spiegare il mio senso di esaltazione. Nonostante il mio tempo scarsissimo, nonostante il dolore e la fatica.
Poco importa: era una sfida contro me stessa e (accidenti!) l’ho vinta!

Arena Civica
Duomo

Il tratto più bello del percorso sicuramente l’interno dell’Arena Civica, illuminato per noi e davvero emozionante. E poi anche piazza Duomo, il Castello e via Dante, con l’orchestra che suonava all’aperto e l’ultimo pezzo in un bellissimo sottopassaggio illuminato di rosa in zona Isola.

Arrivare sotto al traguardo è stato un momento fantastico: nonostante la stanchezza e il dolore alla schiena, è stato davvero un attimo di gioia pura.

Ciao, sono Roberta, ho quasi 40 anni e sono una runner.

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